sabato 14 aprile 2018

Migliorare il controllo posturale nelle attività a doppio compito usando una strategia posturale alternativa in pazienti con malattia di Parkinson in fase iniziale




Tradotto da Maria Vietti


Obiettivo

Per esaminare gli effetti di priorità del compito sulla prestazione del doppio compito posturale-extraposturale in pazienti con malattia di Parkinson in fase iniziale (PD) senza vizi posturali osservati clinicamente
Design
Studio trasversale. I partecipanti hanno eseguito un compito di matching mentre erano su una piattaforma mobile, e sono stati istruiti a concentrare la loro attenzione sul compito posturale (strategia posturale) o sul compito di matching forzato (strategia secondariamente posturale).
Setting
Laboratorio di ricerca universitario I partecipanti 16 individui con PD in stadio iniziale che non presentano vizi posturali clinici. Interventi Non applicati Principali misure di esito
Cambiamento a doppia attività con errore posturale(DTC, variazione% tra prestazioni a singola attività e doppia attività), postura approssimata (ApEn), errore di forza e tempo di reazione (RT). I valori positivi di DTC indicano un errore posturale più elevato, ApEn di postura, errore di forza e forza RT durante condizioni di doppia attività rispetto alle condizioni di singola attività.
Risultati In confronto alla strategia della postura, la seconda strategia era associata a una DTC con più piccoli errori di postura e di forza e a un DTC maggiore di postura ApEn . Al contrario, è stato osservato un maggiore DTC di forza RT nella seconda strategia di postura. Conclusioni
Contrariamente alle raccomandazioni tipiche, i nostri risultati suggeriscono che la strategia della postura secondaria potrebbe essere una strategia efficace nelle attività a doppio compito in pazienti con PD in stadio precoce che non ha sintomi posturali osservati clinicamente, al fine di ridurre l'effetto negativo del dual-tasking sulle prestazioni e facilitare l'automaticità posturale.

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