mercoledì 10 gennaio 2018

Tecniche neurodinamiche a confronto con terapia “sham” nel trattamento della sindrome del tunnel carpale; un trial randomizzato con controllo-placebo.


ARTICOLO ORIGINALE

Tradotto da Andrea Palumbo


Obiettivi
Valutare l’efficacia delle tecniche neurodinamiche utilizzate come unico trattamento in comparazione a terapia “sham” nel trattamento della sindrome del tunnel carpale (CTS) di grado lieve e moderato.
Disegno Trial randomizzato con gruppo di controllo placebo, in cieco singolo. Contesto

9 Diverse cliniche mediche del sud della Polonia. Partecipanti Campione di volontari da 150 pazienti con diagnosi di CTS. Principali misure di outcome Severità dei sintomi (SSS) e Stato funzionale (FSS) della Boston Carpal Tunnel Questionnaire (BCTQ).
Intervento
Le tecniche neurodinamiche sono state utilizzate nel gruppo NT (tecniche neurodinamiche) e la terapia “sham” è stata utilizzata nel gruppo ST (terapia “sham”). Nelle tecniche neurodinamiche sono state utilizzate le sequenze neurodinamiche è tecniche di scivolamento e pensionamento. Nella terapia “dham” non è stata utilizzata nessuna sequenza neurodinamica e le procedure terapeutiche sono state effettuate in una posizione intermedia. La terapia è stata svolta due volte a settimana per un totale di 20 sedute di terapia.
Risultati Una valutazione di riferimento iniziale non ha mostrato alcuna differenza tra i due gruppi per tutti I parametri esaminati (p<0.05). A seguito la terapia si sono verificati miglioramenti intra-gruppo statisticamente rilevanti nel NCS (velocità di conduzione sensoriale e motoria, latenza motoria) solo per il gruppo NT (p<0.01). Cambiamenti statistici rilevanti intra-gruppo si sono visti nel gruppo NT anche in relazione alla valutazione del dolore, 2PD, SSS e FSS (in tutti i casi p<0.01). Non ci sono state invece differenze tra gruppi in riferimento alla forza nella presa palmare e a pinza (p>0.05). Conclusioni
L’utilizzo di tecniche neurodinamiche ha un effetto terapeutico maggiore in confronto alla terapia “sham” nel trattamento delle forme lievi e moderate della CTS.

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