Tradotto da Andrea Palumbo
Obiettivo L’esperienza sensorimotoria modula la risonanza motoria, come l’interferenza motoria, che avviene osservando i movimenti altrui; non è chiaro, però, come la risonanza motoria sia modulata dall’imitazione intenzionale dei movimenti altrui. Questo studio ha esaminato gli effetti dell’esperienza d’imitazione sulla successiva risonanza motoria.
Soggetti e metodi 27 partecipanti sani hanno eseguito movimenti orizzontali del braccio mentre osservavano movimenti non-biologici, incongruenti (verticali) di uno stimolo visivo (oggetto triangolare) nelle procedure pre- e post-test. 13 partecipanti del gruppo d’imitazione hanno imitato i movimenti verticali (movimenti non-biologici) dell’oggetto triangolare tra le procedure pre- e post-test e 14 partecipanti del gruppo di non-imitazione li hanno osservati.
Risultati La variazione nei movimenti eseguiti è stata misurata come indice della risonanza motoria. Sebbene non sia stata riscontrata una differenza significativa nel gruppo di non-imitazione, c’è stata una variazione significativamente più piccola nel post-test rispetto al pre-test nel gruppo d’imitazione.
Conclusioni La risonanza motoria è stata inibita mediante l’imitazione intenzionale di movimenti non-biologici. Imitare movimenti differenti dalle proprie capacità motorie potrebbe inibire la successiva risonanza motoria. Ciò potrebbe essere applicato selettivamente utilizzando la risonanza motoria come forma di riabilitazione.
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