sabato 16 dicembre 2017

La plasticità dipendente dall’attività del midollo spinale in condizioni di salute e di malattia


Thanks to Maria Vietti for translate


La plasticità del midollo spinale è indotta dall’attivazione (afferente ed efferente) e si verifica lungo tutto il corso della vita. Guidata dagli input della periferia e del cervello questa plasticità gioca un ruolo importante nell’acquisizione e nel mantenimento delle capacità motorie e negli effetti dei traumi midollari e di altri disordini del sistema nervoso centrale. Le risposte all’input sensoriale di una parte isolata del midollo spinale mostrano sensibilizzazione, potenziamento nel lungo termine e fenomeni collegati che contribuiscono alle sindromi dolorose croniche; queste possono essere modificate mediante protocolli classici e protocolli basati sul condizionamento operante. Si è visto che negli animali con sezione midollare e in umani con lesione midollare, l’allenamento con treadmill modifica gradualmente il midollo spinale con un miglioramento della performance. 

Questi adattamenti apprezzati nella sezione del midollo studiata sono specifici secondo l’intensità dell’allenamento e sono alla base delle nuove tecniche di riabilitazione nel paziente midollare. Gli inputs discendenti dal cervello che avvengono durante il normale sviluppo umano e l’acquisizione di abilità modificano il midollo spinale. Lo sviluppo precoce del pattern riflesso midollare è guidato dall’attività discendente così i disordini che avvengono nell’attività discendente gradualmente cambiano i riflessi spinali. L’allenamento, come quello delle ballerine, è associato con una graduale alterazione dei riflessi spinali che compaiono con l’acquisizione di competenze. 

Le tecniche di condizionamento operante producono modifiche in questi riflessi, sia nell’uomo che nell’animale, e sono associati con una plasticità funzionale e strutturale del midollo spinale, includendo cambiamenti nella soglia di attivazione del motoneurone e nella velocità di conduzione assonale e sinaptica dei motoneuroni. Il tratto corticospinale gioca un ruolo essenziale nel produrre plasticità. I cambiamenti comportamentali prodotti dalla compensazione funzionale o dalla lesione riflettono sulla plasticità a livello corticale e midollare. 

La plasticità del midollo spinale è necessaria per assicurare performance continuative di comportamenti precedentemente acquisiti ed inevitabilmente dovuta alla capacità plastica del SNC, che è attività dipendente Un’appropriata induzione e guida della plasticità dipendente dall’attivazione è essenziale e può considerarsi un nuovo approccio terapeutico che ha l’obiettivo di massimizzare la funzione dopo la lesione midollare e riportare la funzione ad un midollo rigenerato. Proprio perché la plasticità del midollo contribuisce all’apprendimento di nuove abilità ed è relativamente semplice ed accessibile, questa plasticità è un logico e pratico punto di partenza per l’acquisizione e il mantenimento di comportamenti specializzati.

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