martedì 12 settembre 2017

Gli effetti dell’esercizio in catena cinetica usando l’EMG-biofeedback sull'equilibrio e sull’attivazione dei muscoli degli arti inferiori in pazienti con stroke.


Grazie a Maria Vietti per la traduzione.

OBIETTIVO:
L’obiettivo di questo studio è stato quello di esaminare l’effetto dell’esercizio in catena cinetica usando l’EMG-biofeedback sull'equilibrio e l’attivazione degli arti inferiori.

MATERIALI E METODI
Per questo studio sono stati reclutati 30 pazienti con stroke. Sono stati divisi in un gruppo al quale è stato proposto l’esercizio a catena cinetica chiusa usando l’EMG-biofeedback (CKCE+EB) e un gruppo a cui è stato proposto l‘esercizio a catena cinetica aperta usando l’EMG-biofeedback (OKCE+EB). Ciascuno era composto da 15 pazienti.
L’esercizio in catena cinetica usando l’EMG-biofeedback è stato eseguito per 20 minuti, una volta al giorno, 5 giorni a settimana, per 6 settimane usando un Myo-Ex. Il BioRescue è stato usato per misurare l’equilibrio, mentre la superficie EMG è stata usata per misurare l’attivazione delle estremità degli arti inferiori.

RISULTATI
Considerando la comparazione dei risultati tra gruppi, dopo l’intervento, le abilità di equilibrio e di attivazione degli arti inferiori erano significativamente più elevati nel gruppo CKCE+BE rispetto al OKC+EB

CONCLUSIONI
Questo studio dimostra che l’esercizio in catena cinetica chiusa usando il biofeedback è efficace per il miglioramento dell’abilità di equilibrio e per l’attivazione dei muscoli degli arti inferiori nei pazienti con stroke.


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