martedì 20 giugno 2017

Riposo e trattamento / riabilitazione a seguito di trauma cranico sport-correlato: una revisione sistematica

Kathryn J Schneider 1 ,
John J Leddy 2 ,
Kevin M Guskiewicz 3 ,
Tad Seifert 4 ,
Michael McCrea 5 ,
Noah D Silverberg 6 ,
Nina Feddermann-Demont 7 , 8 ,
Grant L Iverson 9 ,
Alix Hayden 10 ,
Michael Makdissi 11 , 12


Scopo o obiettivo L'obiettivo di questa revisione sistematica è stato di valutare i dati che riguardano il riposo e il trattamento attivo / riabilitazione a seguito di trauma cranico sport-correlato (SRC).


Progetto: Revisione Sistematica.


Fonti dei dati: MEDLINE (OVID), CINAHL (EBSCOhost), PsycInfo (OVID), Cochrane Central Register of Controlled Trials (OVID), SPORTDiscus (EBSCOhost), EMBASE (OVID) e Proquest DissertationsandTheses Globale (Proquest) sono stati cercato sistematicamente.


I criteri di ammissibilità per la selezione di studi: Gli studi sono stati inclusi se soddisfatti i seguenti criteri: (1) ricerca originale; (2) riportata SRC come diagnosi; e (3) ha valutato l'effetto di riposo o trattamento attivo / riabilitativo. Sono stati esclusi articoli di revisione.


Risultati Ventotto studi hanno soddisfatto i criteri di inclusione (9 riguardanti gli effetti di riposo e 19 valutano trattamento attivo). La qualità metodologica della letteratura era limitata; solo cinque studi controllati randomizzati (RCT) hanno soddisfatto i criteri di ammissibilità. Quei RCT hanno incluso il riposo, la riabilitazione cervicale e vestibolare, la soglia di esercizio aerobico subsintomi e la cura collaborativo multidisciplinare.


Riassunto / conclusioni Un breve periodo (24-48 ore) di riposo cognitivo e fisico è appropriato per la maggior parte dei pazienti. A seguito di questo, i pazienti dovrebbero essere incoraggiati ad aumentare gradualmente l'attività. La quantità esatta e la durata del riposo non sono ancora ben definiti e necessitano di ulteriori indagini. Gli interventi di supporto dei dati, tra cui la riabilitazione cervicale e vestibolare e la cura collaborativa multidisciplinare. L'esercizio submassimale sottosoglia attentamente monitorato può essere di beneficio.

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